“Mai Più Un Bambino” in difesa degli oltre 40.000 minori allontanati dal loro nucleo familiare

“Mai Più Un Bambino” in difesa degli oltre 40.000 minori allontanati dal loro nucleo familiare

COMUNICATO STAMPA

Presentazione del libro “Mai Più Un Bambino” in difesa degli oltre 40.000 minori allontanati dal loro nucleo familiare

Sensibilizzare gli adulti e gli addetti ai lavori sulle tematiche legate alla famiglia e soprattutto tutelare i bambini cercando, qualora ci siano situazioni di profondo disagio, di offrire loro un valido supporto psicopedagogico e optare affinché rimangano il più possibile vicini al loro nucleo familiare originario.
Sarà proprio questo uno dei principali argomenti della serata “Mai Più Un Bambino: indagine sociale sul fenomeno dei bambini abusati, sottratti alle famiglie, abbandonati, sottoposti ad abuso diagnostico e terapeutico”, che si terrà il prossimo 29 aprile alle ore 20.45 presso la Sala teatro “Falcone-Borsellino”, in via Roma n. 44 a Limena (Padova).
L’iniziativa, promossa dal Comune di Limena e dall’Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare (INPEF) di Roma sarà moderata dalla dott.ssa Monia Gambarotto, conduttrice di Caffè TV 24 e vedrà la partecipazione del sindaco della cittadina Giuseppe Costa e dell’assessore ai Servizi sociali, Stefano Tonazzo. Tra gli ospiti l’avvocato Francesco Miraglia del Foro di Modena, la prof.ssa Vincenza Palmieri dell’INPEF e l’onorevole Antonio Guidi, ex ministro per la Famiglia, autori del libro “Mai Più Un Bambino” (Armando Editore, 2013) oltre che il giudice del Tribunale per i Minorenni di Bologna, Francesco Morcavallo.
“”Mai Più Un Bambino” – spiega l’avvocato Miraglia – non è soltanto il titolo del libro che presenteremo questa sera ma è una vera e propria petizione che stiamo portando e facendo conoscere in tutta Italia e che ci auguriamo venga sottoscritta da molti. Petizione, va ricordato, che si propone di realizzare una serie di azioni pratiche per aiutare i bambini che sono stati allontanati dalle loro famiglie e che nel 2010, in Italia, sono stati circa 40.000 (di età compresa tra 0 e 17 anni). Un dato decisamente allarmante. Diversi i motivi che hanno spinto gli Enti preposti a compiere questo atto. Per il 37% dei casi il motivo è stato l’inadeguatezza genitoriale, per il 9% la dipendenza dei genitori, per l’8% i problemi relazionali tra i genitori, per il 7% i maltrattamenti e l’incuria e infine il 6% è dipeso dai problemi sanitari dei genitori. Allontanamenti che hanno portato i bambini a vivere in case famiglie o altre strutture che spesso si sono rilevate incapaci di tutelarli e curarli. Proprio per evitare che questa situazione si riproponga, insieme agli altri autori della pubblicazione, stiamo proponendo nelle sedi opportune una serie di iniziative legislative per garantire loro una maggiore tutela e benessere sociale, oltre ad informare e sensibilizzare le famiglie e gli addetti ai lavori su questa problematica attraverso la partecipazione e organizzazione di convegni (in Senato, alla Camera, presso la Presidenza del Consiglio, in Campidoglio), seminari, serate, incontri in tutta Italia”.
 

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