Psichiatria, servono più fatti

Psichiatria, servono più fatti

 
Sono rimasto francamente incredulo e perplesso di fronte alle dichiarazioni del direttore Generale dell’Ausl di Modena dott. Giuseppe Caroli nell’intervista riportata dal suo giornale domenica 27 febbraio us intitolata “Psichiatria presto percorsi di assistenza più efficaci”.
Per me l’assistenza dei malati mentali non è un vero e proprio pallino come per il direttore generale, ma è il quotidiano e continuo ascolto nel mio studio di pazienti psichiatrici che chiedono di essere tutelati proprio contro le carenze, insufficienze inadempienze dei Servizi di psichiatria e neuro psichiatria a cui si riferisce il dott. Caroli nella sua intervista .
Resto pertanto incredulo sino a pensare che l’intervista sia un vero e proprio incidente di percorso dello stesso direttore Generale, sentire che da novembre, da pochi mesi cioè, grazie ad un nuovo “Spider man” della salute mentale presente a Modena da pochi mesi, sarà presentato in un primo bilancio che farà da documento per le conferenze territoriali socio – sanitarie.
Il dott. Caroli dal novembre 2006 ricopre la carica di Capo dell’azienda sanitaria della nostra provincia.
Dopo 4 anni ininterrotti è stato confermato dai vertici regionali, anche grazie ad un modello di assistenza psichiatrica che ha previsto l’apertura di diagnosi e cura sia per l’area nord sia per l’area sud, offrendo finalmente la possibilità ai pazienti di Carpi, Mirandola, Pavullo e Sassuolo di curarsi nel proprio territorio.
In altre parole, si era distinto così dal precedente direttore dell’Ausl modenese.
Con l’arrivo del nuovo capo della psichiatria si sta dunque “rinnegando” quanto fatto in questi quattro anni?
Si vuole ritornare al passato?
I pazienti psichiatrici potranno curarsi nel proprio territorio?
Lasciano ancora più perplessi le dichiarazioni del direttore Generale  sul fatto che Modena, diventerà un delle poche realtà italiane per “efficienza” dell’emergenza/urgenza nel campo della neuropsichiatria infantile.
Credo che sia sotto gli occhi di tutti che la carenza più grave, come più volte l’opinione pubblica ha denunciato, sia proprio quella di un’assistenza cieca e sorda all’emergenza e urgenza dell’età evolutiva e in generale del disagio psichico dei minori e degli adolescenti.
Certe interviste autoreferenti e auto pubblicitarie non giovano certo alle difficoltà in cui versa l’Ausl di casa nostra.
Ancora una volta per non predicare bene e razzolare male servono per noi cittadini più fatti e meno chiacchiere.

Avv. Francesco Miraglia

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