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I GIOVANI CHE DELINQUONO SONO TUTTI MALATI ED ASSASSINI O VI SONO ALTRE RESPONSABILITA’?

presentazione libro i Malamente-page-001I giovani che delinquono sono tutti malati ed assassini o vi sono altre responsabilità? E’ possibile aiutarli? Queste le tematicheaffrontate nel libro ” I Malamente”: Le nuove margnalità”: Ragazzi messa alla Prova”
Un momento di riflessione in cui i professionisti del settore daranno delle risposte a questi interrogativi e si confronteranno con il pubblico presso la libreria Medichini Clodio a Roma.
Giovani, bambini che compiono reati gravi. Medici che spesso li sottopongono a cure psicofarmacologiche nel tentativo di “curarli”. Case famiglia che li accolgono ma che spesso vendono denunciate per non essersi prese cura dei loro pazienti. Siamo certi che queste iniziative possano realmente aiutare questi futuri adulti a maturare e a riappropriarsi delle loro vite?  Argomenti delicati, che mettono in luce situazioni in cui la loro dignità e i loro diritti vengono violati. E’ giusto tutto questo?
Ora, il nostro sistema giudiziario, la società stessa in cui vicono, contribuisce realmente ad aiutarli? Esistono collocazioni, progetti specifici che possano permettere loro di reintegrarsi effettivamente? E’ questo l’interrogativo che si pone il libro “I Malamente, le nuove marginalità: ragazzi messi alla prova”, pubblicato da Armando Editore nel 2013, con la prefazione di Capitano Ultimo e che verrà presentato il prossimo 3 marzo alle ore 16 presso la libreria Medichini Clodio, a piazzale Clodio. Un appuntamento in cui i 3 autori, rispettivamente la professoressa Vincenza Palmieri, presidente dell’Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare (I.N.PE.F) di Roma insieme agli avvocati Francesco Miraglia del Foro di Modena e Eleonora Grimaldi di quello di Roma affronteranno la questione cercando di dare nuove risposte a questa situazione che ormai, da anni, li vedono combattere in prima linea attraverso le loro rispettive professionalità. Un incontro, organizzato dalla libreria Medichini Clodio e dall’I.N.PE.F, che vedrà anche gli interventi del dott. Valerio di Gioia, giudice del Tribunale penale di Roma, dell’avvocato Francesco Morcavallo, già Giudice del Tribunale per i Minorenni di Bologna con il coordinamento dell’avvocato Donatella Cerè, della Cassa Forense di Roma.
Come avvocato esperto in Diritto minorile e di famiglia – spiega l’avvocato Miraglia – mi trovo spesso a intervenire su casi di malasanità, in cui bambini, adolescenti colpevoli di aver commesso uno o più reati, di gravità diversa, vengono inseriti, a seguito di provvedimenti giudiziari, in case famiglia, istituti specifici che dovrebbero garantire loro la possibilità di lavorare su se stessi per poi reintegrarsi nella società. Prospettive queste spesso, e lo dico a malincuore, disattese. Non sempre, infatti, questi ragazzi si redimono. Molti, addirittura, sottoposti a cure con psicofarmaci, si ritrovano ancor più in difficoltà. E’ solo colpa della loro vulnerabilità, mi chiedo? O forse la stessa società, i professionisti che lavorano in questo ambito, il sistema che li circonda non è in grado di capirli, di sostenerli in modo adeguato? Il libro parte da una vicenda che ho seguito personalmente a Modena, dove un gruppo di ragazzi di buona famiglia ha deciso di incendiare l’istituto scolastico che frequentava. Le pene a cui sono stati sottoposti, sono veramente servite a rendergli migliori, più consapevoli di quanto hanno fatto? Esistono situazioni, sedi diverse, metodologie, ma anche leggi più consone in Italia per cercare di recuperare effettivamente queste generazioni di ragazzi che non si ritrovano nella società in cui vivono? E’ questo l’interrogativo che insieme agli altri autori ci poniamo e che vogliamo condividere insieme a coloro che parteciperanno a questa iniziativa, con la speranza che, anche attraverso questo libro, si possano mettere in pratica nuovi metodi per ovviare ad un problema che si sta rivelando sempre più ampio e grave”.

                                                                                                                                                                                                                            

 La redazione