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Si può fare in maniera diversa

manifesto Si pu+¦ fare-page-001 I malati psichiatrici e le nuove prospettive di cura affrontate nella conferenza “Si può fare in maniera diversa, Franco Basaglia”
Tra i relatori anche l’avvocato Francesco Miraglia del Foro di Modena che da anni si occupa di queste problematiche.
I servizi psichiatrici per adulti e per bambini, le leggi e le nuove prospettive nel sostegno delle persone con disturbi psichici. Questi alcuni degli argomenti che verranno trattati il prossimo 25 febbraio in occasione della conferenza dal titolo “Si può fare in maniera diversa, Franco Basaglia”, che si terrà a partire dalle ore 9 fino alle 18 presso il Chiostro della Chiesa di San Giuliano Martire, in via San Giuliano, 16 a Rimini.
Una giornata di riflessione dedicata a un argomento delicato e molto attuale che vedrà la partecipazione di numerosi esperti che quotidianamente vivono questa esperienza tra cui l’avvocato Francesco Miraglia, del Foro di Modena che, da ormai diversi anni, sostiene i bambini e le famiglie che si trovano a subire in questo ambito gli interventi non sempre “consoni” dei servizi sociali e dei tribunali per i minorenni contro i quali, più volte, ha manifestato il proprio dissenso a favore della genitorialità, dell’importanza per il bambino di avere accanto alla propria famiglia in presenza di tali circostanze.
Un intervento quello dell’avvocato Miraglia, coautore dei libri “Mai più un bambino, famiglia, istituti, case famiglia, diritti dei bambini” (2013, Armando Editore) e “Italiani da Slegare, Contenzione la vergogna del silenzio” (2010, Koinè Nuove Edizioni) che rintraccerà brevemente  la storia della Legge Basaglia (n. 180, del 13 maggio 1978 che prevedeva la chiusura  dei manicomi  e che regolamentò il trattamento sanitario obbligatorio, istituendo i servizi di igiene mentale pubblici) sottolineando quali sono stati gli aspetti “rivoluzionari” che essa ha comportato e come poi in realtà, oggi, essa venga spesso disattesa. Una riflessione che lo porterà poi ad affrontare le problematiche legate alla contenzione, al ruolo e sulle condizioni in cui lavorano gli operatori psichiatrici per poi, a livello legale, concentrarsi sul reato di falso ideologico in ambito sanitario. “Credo di essere uno dei pochi avvocati – spiega Miraglia – a cui, da circa 10 anni, si rivolgono pazienti psichiatrici con condizioni socio economiche più svantaggiate e che sulla contenzione modenese dal 1998 ad oggi  vanta un voluminoso dossier in cui falso ideologico, la non registrazione in cartella clinica, il non controllo dei pazienti legati sono persistiti ininterrottamente per anni”.
Una giornata ricca di interventi che vedrà, durante la mattinata, dopo l’apertura del vicesindaco ed assessore alle Politiche sociali del Comune di Rimini Gloria Lisi, gli interventi rispettivamente dello psichiatra Riccardo Sabatelli (I dati della Salute mentale a Rimini. Quali progetti di riabilitazione e gli interventi socio-sanitari nel territorio), Stefania Guerra Lisi, esperta in riabilitazione handicap sensoriale, motorio e psichico (Il corpo nella Globalità dei Linguaggi. Comunicare la diversità), della psicologa Vincenza Palmieri fondatrice del programma “Vivere senza psicofarmaci” (Si può fare, si può vincere, si può liberare: dalla schiavitù, dal businness, dai poteri. La guerra e le opportunità), della giornalista Nunzia Manicardi (Viaggio negli SPDC: italiani da slegare), dell’avvocato Francesco Miraglia (Le corde non curano mai!) ed infine di Maria Rosaria D’Oronzo, psicologa, fondatrice e responsabile del Centro Relazioni Umane di Bologna, del Telefono Viola (Creatività e gioia di vivere). Nel pomeriggio, a partire dalle ore 15 prenderanno la parola Marisa Golinucci, responsabile dell’associazione Penelope (Gli allontanamenti in Italia ed in Emilia Romagna, dati ministeriali. Come intervenire in caso di sofferenza psichica, minori, Alzheimer. Il ruolo delle Istituzioni, dell’Associazione Penelope, del Volontariato) Mariano Loiacono, psichiatra e psicoterapeuta, presidente della Fondazione Nuova Specie (La “diversità” del Gruppi alla Salute nell’approccio al Disagio Diffuso) ed infine Roberta Casadio, responsabile del progetto Recovery house di Faenza (Percorsi di guarigione: testimonianze dal progetto di Recovery house di Faenza). Un’iniziativa va ricordato realizzata con il patrocinio del Comune e della Provincia di Rimini, con il sostegno del Centro di Servizio del Volontariato della Provincia di Rimini,oltre alle diverse associazioni, sempre di volontariato, facenti parte del progetto sociale “Avanti tutti”.