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Meglio fuggire che stare lì

COMUNITA’ LAGER SCATTA L’ESPOSTO. Parole che non hanno bisogno di alcun commento. Ipse dixit, Silvio De Fanti, presidente del Comitato dei cittadini per i diritti umani, in seguito alla visita/ispezione, eseguita il 6 settembre scorso, all’interno della comunità per minori Lilium di San Giovanni Teatin. “Siamo rimasti sconvolti dalle poche cose che siamo riusciti a vedere nella comunità per minori della Lilium: nessuna attività ricreativa, educativa, di formazione professionale, didattica, riabilitativa in atto per tutta la durata della visita (circa tre ore), ragazzi e ragazze chiusi a chiave nelle loro stanze, pesantemente sedati, tristi e intimoriti, alcuni che dormivano in locali angusti, senza lenzuola e cuscino, stanze dei ragazzi senza comodini, apparecchi musicali, armadi e librerie, locali adibiti ad ufficio e accoglienza al pubblico fuori norma con soffitti di altezza di circa  due metri e una trave a un’altezza di circa 1,70 metri”. Immediatamente è partito un esposto alla Magistratura, a firma dell’avvocato Francesco Miraglia, che ha anche presentato due querele per conto delle famiglie di due dei ragazzi ricoverati.
UN QUADRO SQUALLIDO. In un’interrogazione parlamentare, presentata il 7 agosto scorso, da Rita Bernardini, Marco Beltrandi, Maria Antonietta Farina Coscioni, Matteo Mecacci, Maurizio Turco ed Elisabetta Zamparutti si è parlato di “circolazione di droghe e alcool”, “molestie sessuali praticata da un infermiere verso una ragazza ospite della comunità”, “ragazzi e ragazze legati ai letti e chiusi in stanza per ore” ed altri abusi.
INTANTO LA COPERATIVA ASSUME. La Cooperativa LIlium di S.Giovanni Teatino seleziona una educatrice di comunità. Requisiti: residenza in Abruzzo da almeno 6 mesi; esperienza non superiore ad anni 5.L Inviare candidatura a: ufficiopersonale@cooplilium.it
Marco Beef
venerdì 12 ottobre 2012, 20:04