Trento, 8 Giugno. Convegno: la crisi economica colpisce le famiglie, ma non le case famiglia

Trento, 8 Giugno. Convegno: la crisi economica colpisce le famiglie, ma non le case famiglia

Trento 25maggio 2012
Trento. Il CCDU, il PSF (Pronto Soccorso Famiglie) e ADIANTUM hanno organizzato il convegno dal tema “Ridateci i nostri figli!” che si terrà venerdì 8 giugno alle ore 16.30 presso la Sala di Rappresentanza del Palazzo della Regione a Trento. “La crisi economica colpisce le famiglie ma non le case famiglia. Perché psichiatri, psicologi e assistenti sociali hanno il potere di portar via i nostri figli?”: è questo il leit-motiv dominante dell’evento, che tenterà di spiegare (e informare) gli intervenuti e la cirradinanza sulle problematiche del sistema e sulle possibili soluzioni.

Durante i lavori grande enfasi verrà data ai cambiamenti in atto. Primo tra tutti, quello che scaturisce dal Senato, che il 22 maggio 2012 ha approvato all’unanimità la richiesta di dichiarazione d’urgenzaper l’esame congiunto in Commissione giustizia dei DDL vertenti su materie relative all’istituzione di sezioni specializzate per le controversie in materia di persone e di famiglia e di soppressione dei tribunali per i minorenni.
Il convegno dell’8 Giugno trae spunto da un sistema giudiziario – per i più di chiaro stampo autoritario e fascista – che, negli ultimi due anni, ha messo in luce tutti i suoi problemi di arbitrarietà, incompetenza e anti-democraticità. Molti i cittadini che partecipano alle manifestazioni e segnalano nuovi casi, tantissimi quelli che vorrebbero cambiare questo stato di cose, e finalmente pare che anche il Senato si sia accorto della scandalo italiano delle case famiglia, dove migliaia di bambini soffrono lontani forzatamente dai propri affetti, e che è necessaria una riforma urgente.
Il Trentino da anni, grazie al lavoro di associazioni locali ben ramificate e all’attivismo di alcuni amministratori, non solo non è immune a questa tragedia, ma è secondo solo alla Liguria per percentuale di bambini sottratti alle famiglie, mentre si spendono più di 10 milioni e mezzo di euro per “tutelare” i bambini. A differenza del resto d’Italia, dove il dibattito sui cambiamenti è comunque presente nelle Istituzioni, il “sistema trentino” si oppone a qualsiasi tentativo di riforma. La mozione di riforma dei servizi sociali del consigliere comunale Gabriella Maffioletti non è stata approvata. Lo stesso per le misure di sostegno ai genitori separati. Anche i documenti e DDL presentati da Bruno Firmani e Pino Morandini sono stati bocciati. Nella nostra regione, pochi giorni fa, un bambino di tre anni è stato sottratto alla famiglia mentre la mamma partoriva un’altra bambina, sebbene avesse una forte rete famigliare di sostegno. Piange disperato in una casa famiglia e nessuno lo ascolta. Ci sono decine e decine di segnalazioni di bambini sottratti che vorrebbero tornare in famiglia e non vengono ascoltati. Le recenti fughe di bambini dalla comunità di Bedollo e dal villaggio SOS sono solo la punta dell’iceberg.
Finché non verrà cambiata la legge, nessuna famiglia potrà dirsi al sicuro in questo sistema malato. Gli organizzatori del convegno hanno messo a disposizione dei partecipanti un documento con informazioni utili su come difendere i propri figli proprio dal sistema di cui si parlerà. L’evento sarà moderato da Silvio De Fanti, Vice Presidente del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani, mentre i relatori saranno l’On. Antonio Guidi, Specialista in neurologia e neuropsichiatria infantile e medico neurologo, l’avv. Francesco Miraglia, Avvocato del foro di Modena e coautore del libro “Ridateci i nostri figli”, Antonella Flati, Presidente dell’Associazione Pronto Soccorso Famiglie e Gabriella Maffioletti, Consigliere del Comune di Trento e delegata Adiantum per il Trentino.
No Comments

Post a Comment