“Papà…portami via da qui” – Dedicato ad Anna Giulia,7 anni, Cittadina Italiana – (Armando Editore, 2015)

“Papà…portami via da qui” – Dedicato ad Anna Giulia,7 anni, Cittadina Italiana – (Armando Editore, 2015)

Anna Giulia è cento, mille bambini. E’ ognuno di quei bambini a cui, di punto in bianco, viene sottratto l’abbraccio di mamma e papà. Incomprensibilmente; per lei, per i genitori, per i nonni, per chiunque conoscesse la sua famiglia. “Papà… portami via da qui” è la storia di un’ingiustizia reiterata e quotidiana, la storia di uno strappo, il più colpevole degli strappi, quello che separa un figlio dai propri genitori.
La visita notturna dei Carabinieri, a casa Camparini, nei pressi della via Emilia – per una segnalazione che si rivelerà poi assolutamente infondata – basta a dare il via ad una serie di eventi progressivi e catastrofici, che condurranno i genitori addirittura in carcere e sospenderanno la bambina in attesa, per anni, di sapere se avrà diritto ai suoi genitori, o ad altri, o chissà.
 
Anna Giulia è, dunque, l’emblema di una follia possibile.
Rappresenta la falla di un Sistema che dovrebbe essere infallibile e, invece, non solo può sbagliare, ma può, da solo, esso stesso, ribadire, confermare, affermare con forza e protervia il proprio errore. Un Sistema preoccupato di difendere la propria ragione anche di fronte all’evidenza contraria, un Sistema che dimentica che la “posta in gioco” è di valore incalcolabile: è la vita di una bambina, l’unità di una famiglia.
 
Con encomiabile rigore ed equilibrata onestà nei confronti dei fatti e degli “attori” di questo intricato caso di Cronaca Giudiziaria, che al tempo destò la viva curiosità dei Media, gli Autori – Vincenza Palmieri e Francesco Miraglia – raccontano la vicenda di Anna Giulia e dei coniugi Camparini, tracciandone le linee del destino. Il destino reale, attuale – che si gioca in 50 minuti dietro il vetro oscurato di un “incontro protetto” e nell’aula di un Tribunale – e quello parallelo, che sarebbe loro toccato in sorte naturalmente, se quella maledetta notte non si fosse messo in moto il meccanismo difettoso di una Giustizia ostinata che li ha inghiottiti.
 
E’, dunque, la storia, vera, fedelmente raccontata, dei fatti e degli atti che stanno ancora oggi alimentando il più grande degli errori. Quello perpetrato ai danni di una famiglia come tante, che è stata trascinata in un inferno giudiziario e, soprattutto, ha visto portarsi via ciò che aveva di più caro, la propria figlia.
 
Cosa accade, allora, oggi, nei sogni di ognuno di questi bambini sottratti ai propri genitori? Cosa scrive Anna Giulia sul suo Diario, cercando di mettere ordine in una vita senza punti di riferimento? Quali pensieri, quali margini di scelta possibili agitano le notti insonni di un padre o di una madre che il proprio figlio ha implorato: “Papà…portami via da qui”? E quali sono, dunque, le aberrazioni di un Sistema che dovrebbe garantire prima di ogni cosa il Diritto Fondamentale di ogni Bambino a vivere nella propria famiglia?
 
Per Anna Giulia non il castello dei sogni infantili ma quello delle carte giudiziarie
(Francesco Miraglia)
So che quando mio figlio è nato, e ancor prima, quando lo aspettavo, avevo l’idea che lui fosse mio e io sua e che insieme saremmo stati per sempre
 (Vincenza Palmieri)
Una scrittura convincente, scorrevole e appassionata, quella della Prof.ssa Vincenza Palmieri e dell’Avv. Francesco Miraglia. Con la Prefazione di Federica Sciarelli, che al tempo si occupò del caso durante la trasmissione “Chi l’ha visto”, l’intervista ai coniugi Camparini a firma di Vittorio Bonanni e la postfazione di Francesco Morcavallo, “Papà… portami via da qui” è una luce coraggiosa e dirompente sulle imperfezioni e le colpe di un Sistema che troppo spesso si preoccupa di tutelare se stesso e non i Cittadini che gli sono affidati.
 
Valeria Biotti
 

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